Votes taken by *DawN*

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    Benvenue ^^ un po in ritardo sorry
    :welcome: :sa:

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  2. .
    Benvenuta Grecchan ^^
    Kpop? :B): che ascolti? Lol

    Anyway Buona permanenza su questo forum :sa:

    Inviato tramite ForumFree Mobile

  3. .
    Ovvio u.u ciò che di scrive deve sempre essere interessante e logico
    (E intelligente)
    :sasa: :sasa:
  4. .
    Di nulla ^^!~
    Comunque interessante u.u anche io non vedo l'ora di vedere la prossima stagiine!!
    E buona permanenza!!!
  5. .
    Vai rocket league! Ha invaso le case di quasi tutti ("quasi") eheh
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    Benveniuuutoooo!! :rotfl:
    Buona permanenza e.e
  7. .
    Benvenuto :D

    Inviato tramite ForumFree Mobile

  8. .
    Hey :)
    Non so se la sezione è corretta, ma ho deciso di inserire un po' alla volta i capitoli di questa storia ancora in esecuzione :)
    Si intitola appunto ESSERE ME STESSA, ma non voglio svelarvi niente sul contenuto, diciamo che è la storia che ho sempre voluto leggere .... non trovando nulla del genere o deciso di scriverla io stessa.
    non so come verrà, ma spero vi piaccia

    大会 INCONTRARTI
    Tre anni prima
    Era primavera. Gli alberi di ciliegio fioriti, i loro petali che volavano via dopo un soffio di vento leggero. Il sole che illuminava il sentiero. L’erba verde che si muoveva lentamente al ritmo del vento.
    I miei piedi che si alternavano davanti a me e le cuffie che mi schiacciavano le orecchie. I due codini lunghi che si muovevano seguendo il movimento del mio corpo. I sassolini sotto le scarpe leggere e sottili. Lo zaino su una sola spalla.
    Andava sempre la stessa canzone, la mia preferita. Mi ricordo che indossavo una canottiera gialla, andava di moda, e un paio di shorts con del pizzo alla fine. Sui capelli avevo due fiori di ciliegio e una molletta a forma di stella. I miei capelli erano di un castano chiaro dorato.
    Gli occhi li tenevo come ipnotizzati sul sentiero. Alzai lo sguardo e vidi una casetta, quasi una villa, infondo.
    -Finalmente …- dissi esausta.
    Mi avvicinai e appena arrivata al campanello, suonai. Poco dopo vidi uscire una nonnina bassa con gli occhiali che le cadevano sul naso, i capelli neri legati in modo spettinato e un vestito a pois con un grembiule sopra. Aveva le ciabatte ai piedi.
    -Oh, cara … sei te!- mi disse contenta finché mi raggiungeva.
    -Ciao nonna …- la salutai timida.
    Non avevo mai visto mia nonna paterna. Aveva sempre vissuto troppo lontano da noi che giravamo per il mondo. Ma ora, avrei per sempre vissuto con lei, l’avrei aiutata, seguita e accudita, come, mia mamma mi aveva raccontato, faceva con me quando ero piccola.
    -Devi essere stanca dopo il viaggio … entriamo. Il pranzo è pronto!- mi sorrise al settimo cielo.
    Annui e la segui. Le aprii la porta per non farle fare degli sforzi.
    Mangiammo e come immaginavo, era tutto buonissimo. Poi però inizio a farmi delle domande.
    -Cara, quanti anni hai ora?-
    -14 nonna-
    -Oh, sono passati molti anni dall’ultima volta che ti ho vista, ne avevi a malapena 5, mi sembra-
    -Mmm …- stavo bevendo il tè alla pesca, il mio preferito.
    -E … tesoro, mi dispiace per i tuoi genitori …- mi disse con un tono dolce e affettuoso, ma era meglio se non lo avesse detto.
    -E già …- dissi.
    -Ora stai bene? Lo sai che qui sarai al sicuro …-
    -Grazie nonna-
    La nostra chiacchierata si concluse qui.
    Passarono i giorni riservati alle vacanze primaverili, ma non potei comunque andare a scuola.
    Una sera, la nonna cadde a terra all’improvviso, mentre stava pulendo la sala e io il giardino e l’orto. Mi spaventai moltissimo, ma quando cercai di chiamare qualcuno con il cellulare scoprii che non c’era la linea.
    Allora mi avvicinai a lei e le dissi di stare tranquilla e che sarei tornata subito.
    Uscii di corsa sotto la pioggia, feci il sentiero al contrario e scovai un’altra villetta al buio. Iniziai a suonare il campanello, ma nessuno usciva. Poi, quando stavo per andarmene disperata, sentii una voce provenire dalla villetta:
    -Cosa succede?- qualcuno mi aveva risposto.
    -Aiutami, mia nonna non sta bene, AIUTAMI!- gli urlai di risposta.
    Vidi due persone correre verso di me.
    -La nonna sta male?-
    -E’ caduta a terra e non mi risponde, il cellulare non prendeva e non sapevo che fare …-
    -Resta qua, prendo la macchina e la porto all’ospedale io- rispose il primo.
    Poi uscì una donna che mi venne incontro e mi posò una mano sulla spalla.
    -Resta con noi, finché no sarà tutto finito e poi guardati sei tutta fradicia …- mi prese e mi portò dentro.
    Mi tolsi le scarpe. La donna mi faceva domande e complimenti per qualcosa, ma io stavo pensando a mia nonna, non volevo perdere anche lei.
    -Cosa succede mamma?- sentii la voce di un ragazzo.
    -Oh aiuta … cavoli, non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami-
    -Mi chiamo Isa …- le risposi con un fil di voce.
    -Strano nome … ma carino-
    Volevo darle delle spiegazioni, ma poi non sarebbe più finito l’interrogatorio.
    -Shota? Aiuta questa ragazza per favore!-
    -No, sto bene, è meglio se torno a casa- dissi io perché non volevo l’aiuto di nessuno e volevo davvero starmene sola.
    -Allora ti accompagno a casa- era apparso dietro di me un ragazzo dai capelli castani scuro e alto 20 cm più di me. Certo, io ero davvero bassa, ma lui era fuori dal normale. Aveva gli occhi verdi e un ciuffo che gli cadeva su naso.
    -No, grazie, ce la faccio da sola …- risposi io.
    -Cavolo! Hai degli occhi strani!- mi si era avvicinato e il suo naso quasi toccava il mio.
    Gli pestai il piede, lo raggirai e li salutai uscendo dalla casa.
    Lo so ero stata maleducata, ma volevo stare sola, per sempre.
    Non volevo vivere un’altra sofferenza.

    14 Settembre, tre anni dopo
    Sono passati tre anni da quando la nonna è stata male la prima volta. La seguo sempre, non le faccio fare nulla da sola, cucino, lavo, stendo e curo l’orto.
    -Tesoro mio, sono passati tre anni, non pensi sia ora di andare a scuola? Ora sto bene …- mi disse la nonna sorridendo un giorno.
    Sarà per questo che oggi mi trovo davanti il portone della scuola?
    Guardavo i ragazzi della mia età entrare tranquilli, i maschi ridere e scherzare, le femmine parlare tra loro e ridacchiare. Mi sentivo un po’ estranea a questo mondo.
    -Okay … entra Isa!- mi dissi sicura.
    Entrai lenta. Gli alberi stavano perdendo le loro foglie e l’erba non era nemmeno verde. Senza accorgemene, ero entrata. Guardai intorno. Erano tutti impegnati a vedere in che classe erano. Mi avvicinai e scoprii di essere nella 5 D. Allora mi allontanai e andai alla ricerca della classe, che però risultò molto semplice. Seconda porta a sinistra del secondo piano. Entrai e iniziai ovviamente a sentirmi osservata. Mi sedetti con calma appoggiando lo zaino per terra.
    La divisa era molto semplice. Gonna nera fino a metà coscia, giacca nera e fiocco blu con lo stemma della scuola stampato in bianco. I capelli li tenevo legati a chignon e gli occhi sul libro che avevo aperto e stavo leggendo.
    Delle ragazze mi si avvicinarono e iniziarono a farmi delle domande. Per fortuna dopo due minuti d’intervista su chi fossi e commenti un po’ cattivi sul fatto che fossi la nipote della nonna (p. s. tutti la chiamano “la nonna”, non so perché) suonò la campanella. Entrò il professore con il registro.
    Mi chiamò subito alla cattedra per presentarmi alla classe:
    -Ciao, mi chiamo Isa Kaze e vengo da Tokyo. Vivo con mia nonna e dopo aver abbandonato la scuola per tre anni per seguirla, ho deciso di ricominciare e finire i miei studi. Comunque ho …-
    -SCUSI IL RITARDO!!-
    Un ragazzo era appena entrato in classe e aveva bloccato la classe.
    -Shota! Siediti subito!-
    “Shota? Ho già sentito questo nome!” pensai.
    Mi stava passando davanti per andare al suo posto quando si bloccò e si girò puntandomi il dito verso il naso.
    -Tu sei ISA!- mi disse sicuro.
    Mi coprii la faccia con una mano. Mi sentivo imbarazzatissima.
    -Cavolo, non ti ho più vista!-
    -Siediti Shota- disse per fortuna il professore. -Anche te, Isa, e perdona Shota-
    -Certo professore- dissi con un fil di voce.
    Sfortunatamente mi ritrovai seduta nel banco di fianco a Shota. Iniziavo davvero a odiarlo.

    Dopo cinque ore di scuola, finalmente era ora di pranzo. Corsi via cercando di seminare quel ragazzo. Sembrava ce l’avessi fatta, ma delle compagne mi fermarono al portone per invitarmi a pranzare con loro. Rifiutai dicendo che dovevo chiamare mia nonna per sentire come stava. Mi salutarono e uscii nel giardino. Mi nascosi dietro un cespuglio fiorito, indossai le cuffie e mangiai da sola.
    -Perché cerchi di seminarmi?-
    “Cavolo mi ha trovata!” pensai irritata.
    -Vorrei stare sola …- risposi secca.
    -E perché, così non avrai mai degli amici!- mi disse puntiglioso e ancora più irritante.
    Sorrisi divertita.
    -C’è una cosa che devi sapere: io non ho amici! Io non sono fatta per avere degli amici! Quindi lasciami in pace! Non voglio nessuno intorno!- ero tranquilla nella risposta.
    -L’ho capito dalla prima volta che ti ho incontrata … mi hai pestato un piede … chi farebbe così ad un perfetto sconosciuto? E scommetto che tu avevi delle amiche a Tokyo, ma poi forse ti hanno tradita, ti usavano e hai perso così la fiducia in qualsiasi persona-
    -Non … è … vero …- non sapevo che rispondere, ci aveva azzeccato.
    -Il tuo passato sarà pure triste e ingiusto, ma …- aveva avvicinato il suo naso al mio e mi fissava negli occhi -Di me ti puoi fidare-
    Non sapevo che fare, avevo paura di muovermi, ma mi sentivo al sicuro con lui vicino e sentivo anche che quello che diceva era vero e sincero.
    -Allora vuoi essere mia amica?- chiese poi sorridendo e allontanandosi un po’.
    Annui leggermente con la testa.
    Si alzò e mi tese la mano per aiutarmi. La campanella suonò proprio in quel momento e così corremmo verso l’aula di arte.
    Potevo davvero fidarmi di lui?


    Spero vi sia piaciuto il primo capitolo
    e direi che inserirò un capitolo a settimana se riesco :)

    Bye bye

    *DawN*

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    Grazie mille a tutti :)
    Sono molto contenta :wub:

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    sono felice anch'io Marzi74 :wub:

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  10. .

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    Ciao :)
    Ieri mi sono iscritta su questo fantastico sito :woot:
    Sono una ragazza di Vicenza e frequento la seconda superiore
    inoltre ho tre hobby:
    -suono il violino da ben dieci anni
    -adoro scrivere storie originali e leggere
    -inoltre mi sono appassionata alla cultura giapponese ... nell'ultimo periodo sto imparando il giapponese

    spero di orientarmi :rotfl:
    bye bye ;)

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10 replies since 26/4/2015
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